No all'apartheid, non alla pulizia etnica
Relatore Onu condanna la politica di ebraicizzazione di Israele
Betlemme – Ma’an. Il relatore speciale Onu ha dichiarato ieri che “Israele sta portando avanti in modo sistematico una discriminatoria politica di colonizzazione e urbanizzazione non solo all’interno dei propri confini, ma anche nella Gerusalemme Est e in tutta la Cisgiordania occupata”.
Raquel Rolnik, relatrice delle Nazioni Unite e responsabile del diritto alla casa, ha affermato: “Dalla Galilea al Negev le autorità israeliane promuovono un modello di sviluppo territoriale che mira alla discriminazione nonché all’esclusione delle minoranze, nuocendo particolarmente alle comunità palestinesi”.
Rolnik ha visitato per due settimane Israele e la Cisgiordania occupata, incontrando autorità israeliane e palestinesi, agenzie internazionali e organizzazioni non-governative (Ong).
Al termine della sua visita, Rolnik ha detto di “essere stata testimone di come le politiche israeliane limitino le possibilità di costruzione per i palestinesi a Gerusalemme Est”.
Al termine della sua visita, Rolnik ha detto di “essere stata testimone di come le politiche israeliane limitino le possibilità di costruzione per i palestinesi a Gerusalemme Est”.
“Israele non fornisce alcun piano strutturale ai palestinesi e impedisce loro di soddisfare i bisogni fondamentali come quello ad avere una casa”.
L’incaricata delle Nazioni Unite ha poi aspramente criticato le politiche israeliane applicate in Cisgiordania, “dove la presenza palestinese è stata progressivamente abbassata, mentre si fornisce un sostegno sproporzionato all’espansione delle comunità israeliane”, ha continuato Rolnik con riferimento alle colonie illegali.
Rolnik ha inoltre affermato: “Oggi le comunità beduine nel Negev e gli insediamenti israeliani nell’Area C rappresentano ‘il nuovo fronte dell’esproprio ai danni dei legittimi e storici proprietari, finalizzato alla realizzazione della strategia di ebraicizzazione e del controllo del territorio’”.
Un rapporto dettagliato contenente tutti i dati raccolti dal relatore Onu durante il suo viaggio sarà presentato al Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani nel 2013.
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